In questo articolo ti spieghiamo perché Chat GTP deve spingere chi si occupa di recruiting a mettersi in relazione con chi cerca lavoro in modo autentico, personale e credibile, anche attraverso i social (ma non solo).
A metterci la faccia, ma anche il cuore.
Pena veder svuotarsi il loro ruolo.
Abbiamo interrogato Chat GPT
Abbiamo chiesto a Chat GTP di scrivere un annuncio di lavoro: l’input è stato generico: “scrivi un annuncio di lavoro per un’impiegata amministrativa”, nessun altro riferimento.
Il risultato è il seguente:
Titolo del lavoro: Impiegata Amministrativa
Siamo alla ricerca di una impiegata amministrativa per un’azienda leader nel settore XYZ. Il candidato ideale avrà una forte attenzione ai dettagli, eccellenti capacità organizzative e di comunicazione, nonché la capacità di lavorare efficacemente in un ambiente dinamico.
Responsabilità:
Elaborazione di documenti e archiviazione di documenti aziendali
Gestione e monitoraggio del budget dell’ufficio
Supporto al team nelle attività quotidiane di contabilità
Collaborazione con altri dipartimenti per garantire l’efficienza delle operazioni aziendali
Gestione di e-mail e telefonate in entrata ed in uscita
Requisiti:
Diploma di scuola superiore
Esperienza lavorativa di almeno 2 anni in un ruolo simile
Ottima conoscenza dei programmi Microsoft Office, in particolare Excel
Conoscenza di base della contabilità aziendale
Ottime capacità organizzative e di comunicazione
Offriamo un pacchetto retributivo competitivo e opportunità di crescita professionale in un ambiente di lavoro collaborativo. Se pensi di essere il candidato ideale per questo ruolo, invia il tuo CV
Che dire… funziona!
Cosa cambia per chi si occupa di recruiting?
Una cosa in particolare: la necessità di coltivare le relazioni e la propria presenza nei luoghi dove il mercato del lavoro si incontra e conversa.
E questo non solo per Chat GTP, sia chiaro: iI 36% delle imprese a livello mondiale pensa che l’AI sia il più grande cambiamento nel processo di hiring (fonte: Deloitte report: Global Human Capital Trends). Viene usata negli annunci, nello screening, nei test da sottoporre alle persone, nell’invio di risposte automatiche; a breve è probabile che sostituiranno anche le primissime fasi di colloquio e la verifica delle informazioni contenute nei CV.
Insomma, non solo giornalisti e copywriter dovrebbero “temere” l’intelligenza artificiale (chi ha orecchie per intendere, intenda).
Recruiter che ci mettono la faccia (e il cuore) ne abbiamo?
Al netto che l’azienda faccia employer branding, chi si occupa di recruiting ha il compito di dare sostanza a tanti bei messaggi e contenuti più o meno standard (se li scrive un sistema di AI sono necessariamente standard).
E per farlo deve metterci la faccia:
- dialogando,
- veicolando gli annunci attraverso il proprio profilo ma non limitandosi a condividerli,
- fornendo le risposte che le persone chiedono,
- dando dei feedback quando possibile ,
- arricchendo il processo di selezione di umanità (almeno nella stessa misura in cui vi immette dell’intelligenza artificiale),
- imparando ad abitare i luoghi, digitali e non, dove avvengono le conversazioni, interagendo e “chiacchierando” anche a prescindere dalla ricerca che stanno curando, ampliando lo sguardo e modificando l’approccio.
Ma la faccia non basta: serve il cuore.
Nuove competenze per chi si occupa di recruiting
Le competenze da sviluppare per chi si occupa di recruiting sono di due tipi:
- tecnologiche e digitali da un lato (per ovvie ragioni),
- relazionali ed empatiche dall’altro, ed è qui che casca l’asino.
Imparare a usare gli strumenti è relativamente facile, imparare a stare in relazione e a farlo attraverso i media è un altro discorso.
Significa imparare a dialogare con presenza e consapevolezza, usando il cuore e arrivando al cuore. Non è sdolcineria, sia chiaro, è l’unico modo che avete per raggiungere le persone a cui volete parlare: andare a toccare il sentimento, ovvero ciò da cui si genera, cresce e si nutre la motivazione.
È sotto gli occhi di chiunque che la differenza la fanno le relazioni, autentiche, credibili e umane.
In un articolo di Repubblica che puoi leggere qui troviamo scritto:
Secondo Chris Albon, direttore della divisione Machine Learning di Wikimedia, la diffusione dell’intelligenza artificiale nella scrittura di testi porterà a una crescita esponenziale di contenuti scritti da macchine, creati con scopi pubblicitari o per scalare i risultati di ricerca di Google. Questo avrà una conseguenza diretta: gli utenti di Internet si sposteranno dove sapranno di poter trovare esseri umani, magari su Reddit o Quora o nelle chat private
Gli esseri umani cercano gli esseri umani (per il momento).
Essere umani è quindi la strategia migliore per attrarre e assumere persone di valore, anche partendo da un annuncio scritto con Chat GTP (ma noi restiamo convinti che pure gli annunci potrebbero e dovrebbero essere scritti in modo umano).