La relazione tra un’azienda e un collaboratore non è molto differente dal rapporto tra due persone, in un’amicizia per esempio. Dopo l’interesse iniziale, solitamente reciproco, la simpatia superficiale si trasforma in un rapporto più stabile nel momento in cui si trovano degli interessi in comune da coltivare, dei valori a cui si è molto legati. Poi è necessario che entrambe le parti si impegnino per far funzionare il rapporto, dimostrino interesse per i bisogni dell’altro, celebrino i successi, si rispettino a vicenda e parlino liberamente dei problemi.
Un’azienda che riesce a creare questo tipo di rapporto con i propri collaboratori, avrà persone con un forte legame all’organizzazione, pronte a impegnarsi anche oltre alle mansioni connesse strettamente al ruolo ricoperto e, soprattutto, a farsi portavoce attive dei valori dell’azienda.
Nel settore delle risorse umane questo legame viene definito commitment. È l’attitudine con cui la persona si pone nei confronti del lavoro, un atteggiamento positivo che la porta a essere maggiormente coinvolta nel lavoro, migliorando la performance e la resilienza.
Chi sente questo forte legame contribuisce spontaneamente a creare una buona reputazione e a far conoscere l’azienda. È un impegno di tipo affettivo, che migliora le prestazioni e i risultati lavorativi. Il commitment nasce nel momento in cui il collaboratore si riconosce concretamente nei valori dell’azienda, è soddisfatto dei risultati ottenuti e sente di trovarsi in un ambiente sereno e stimolante.
Questo impegno dipende in buona parte dalle scelte strategiche e gestionali dell’organizzazione e le aziende dovrebbero lavorare attivamente per trovare questo impegno nei propri collaboratori.
La selezione del personale in questo senso è fondamentale. Deve essere fatta sulla base delle esigenze tecniche dell’azienda, ma anche secondo la struttura e il contesto aziendale in cui verranno inserite le risorse. Per lavorare serenamente bisogna sentirsi a proprio agio nel ruolo che si ricopre e nell’ambiente in cui ci si trova: affinché ciò accada le caratteristiche della persona, del lavoro e dell’organizzazione devono sovrapporsi il più possibile per ottenere dei buoni risultati. L’obiettivo è quindi selezionare già in partenza candidati che sentano un legame con i valori dell’azienda e ne condividano gli obiettivi.
Importante per aumentare la motivazione è anche far in modo che i collaboratori vedano riconosciuti l’impegno e i risultati ottenuti, così come è imprescindibile il sentirsi partecipi dei processi decisionali. Quando si introduce una persona in azienda l’obiettivo dovrebbe essere portarla il più possibile a gestire il lavoro in autonomia, così da darle lo spazio necessario per mettere a frutto la creatività. Per lo stesso motivo è fondamentale che la comunicazione interna sia chiara e predisposta al dialogo. Creare questo rapporto di fiducia reciproca con i propri collaboratori è un investimento a lungo termine per l’azienda di cui ognuno non potrà che beneficiare.